giovedì 11 gennaio 2018

SINTESI DEL VIAGGIO

Nella scoperta delle cascate artificiali si è dovuto innanzitutto capire verso cosa indirizzare questa ricerca, poiché il termine cascata artificiale è molto ampio. Optando per descrivere una cascata artificiale che potesse essere la più simile a quella a cui si pensa normalmente e la scelta è ricaduta in particolare sulla cascata delle Marmore nonostante diversi altri riferimenti.
Il primo passo alla scoperta della cascata artificiale è stato dare la definizione di essa e trovarne la traduzione in più lingue del mondo; successivamente per inquadrare meglio cosa fosse e comprenderne il significato è stata creata una mappa concettuale con le cose che più si collegavano al concetto di cascata artificiale. Cercando informazioni su questo argomento ci si è imbattuti in parecchi articoli di giornale di cui uno riguardante una cascata che diventa rosa era particolarmente interessante.
Poi è stata la volta di definire gli elementi di cui è composta e i materiali che vengono usati al fine di completare un profilo tecnico della cascata artificiale. Da questa analisi è emerso che, fondamentalmente, la controparte artificiale di una cascata è molto simile a quella presente in natura sia negli elementi che la costituiscono che nei materiali utilizzati.
Continuando a definirne l'aspetto tecnico, si sono analizzate le forme sostitutive in cui essa si presenta, come ad esempio le fontane, i giochi d'acqua a Villa D'Este, le terme e le cascatelle delle piscine private; a questo punto viene naturale chiedersi quali siano le funzioni sostitutive, che possono essere il divertimento, il relax, l'arte o il gioco.
Passando ad un aspetto meno tecnico e più umanistico, si è analizzata la Cascata delle Marmore, la cascata artificiale più alta d'Europa, tra storia e leggenda, scoprendo che è nata ai tempi degli antichi Romani per far sì che l'acqua del fiume Velino, affluente del Nera che confluisce direttamente nel Tevere, non venisse intralciata dai massi presenti sul posto. La bellezza di questa cascata, nonostante sia artificiale, ha colpito molti personaggi illustri, tra cui Lord Byron, il quale ha voluto farne un'ode all'"orribile bellezza", e non solo! Infatti è stata teatro di molte riprese, quelle per il film di Fellini per quanto riguarda il cinema, e quelle di Gianna Nannini per la sua canzone Tears  in ambito musicale.
Dopo aver completato l'aspetto artistico, si ritorna ad implementare gli aspetti tecnici, analizzando i numeri, le statistiche, i grafici e le specifiche di una cascata artificiale; prendendo come modello sempre la Cascata delle Marmore e confrontandola con altre cascate del mondo. Come tutte le cose, anche la cascata artificiale ha i propri rischi annessi, che però vengono spesso tenuti sotto controllo grazie alle nuove tecnologie in circolazione. E' stato particolarmente interessante capire chi potessero esserne gli utilizzatori, ed è venuto fuori che per la maggior parte sono turisti che vogliono ammirarne lo spettacolo.
Quasi in conclusione di questo viaggio personale, hanno preso parte al racconto le ambientazioni, le storie e i protagonisti, in cui la "vera" protagonista fosse lei, la Cascata delle Marmore, facendo poi un glossario trilingue con i termini più usati di una cascata tradotti in inglese e francese.
L'aspetto ritenuto personalmente più interessante è stato quello dei simboli, in cui si è scoperto che la cascata simboleggia sia la forza sia la mutevolezza, sia la vitalità che l'incedere dei cambiamenti, ma soprattutto viene identificata come una donna, specie nel caso della gravidanza.
Per concludere la ricerca, è stato utile comporre un abbecedario della cascata artificiale, per meglio riassumere ed inquadrare tutti gli aspetti e gli argomenti, trattati durante il corso di questo blog.

GRAZIE
(Cascata di ghiaccio artificiale)

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